sabato 28 gennaio 2012

In un Mondo Incantato......




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fatine 88

C'era una volta una Dolce Fatina. Felice, spensierata, volava leggiadra sui prati fioriti. Un giorno incontrò un Fatino Giocoso e gli disse: "Dai perché non giochi con me?"Fu subito Amore di quello sincero, che viene da dentro e che da più colore ai fiori ed al cielo.Ma un giorno, distratta, la Dolce Fatina, volendo toccare una nuvola bianca cadde di colpo rompendo le ali. 
Il Fatino Giocoso, visto il disastro, corse in aiuto di quella sua amata.Lei piangeva e chiedeva: "Fatino ti prego aiutami tu." Lui, senza pensarci, partì alla ricerca di tutti quei pezzi sparsi qua e là. Li cercò per giorni, ad uno ad uno li raccolse e poco a poco le ricompose le ali.Lei era contenta, ma non gioiva più. Di questo lui se ne accorgeva. Passò un po' di tempo cercando un perché e finalmente capì.Alla Dolce Fatina cadendo, non solo le ali, ma anche il cuore si era spezzato.Subito partì alla ricerca di quei pezzi perduti. Cercò ovunque, ma nulla da fare non li trovò. La sua Dolce Fatina, sia pur con le ali, non volava più.Decise di prendere il suo, di strapparselo via. Mentre lei dormiva lo ... ...ricompose nel suo petto. Il mattino seguente la Dolce Fatina, svegliata dalla luce del sole, con un gran sorriso spiccò subito il volo.Girandosi indietro non vide il suo Fatino Giocoso che la seguiva. Tornò sul loro fiore. Lui era lì, ma non si muoveva. Gli mise l'orecchio sul petto. Sentì che il suo cuore non batteva più.La Fatina lo prese tra le braccia e gli disse: "Tu mi hai ridato le ali per volare ed il tuo cuore per amare"

Finale 1
fatine 124

"Grazie mio amore, ma non mi servi più." Si girò... spiccò il volo e non si vide... mai più. 
 Finale 2

"Tu non hai più il tuo cuore, ma io ti darò tutto l'Amore che posso per colmare quel vuoto che ora c'è nel tuo petto." Lo baciò dolcemente, tenendogli il volto, e come d'incanto, lui apri gli occhi e sorrise. Ora volano insieme sui prati fioriti giocando e ridendo felici amandosi sempre di più.


fatine 77


folletti 6


C’era una volta una bambina con i capelli lunghissimi, un giorno la nonna le regalò 
due nastri con dei campanellini per farsi le trecce e le disse:
- Questi sono dei campanellini magici se fai la cattiva il folletto dei campanellini ti prenderà le trecce. 

Ma si sa le bambine a volte sono monelle e così un giorno la bimba disubbidì alla 
mamma e andò a giocare con le caprette del nonno di nascosto sporcandosi tutta. 
Allora sentì i campanellini iniziare a tintinnare forte e una vocina lontana che 
diceva: - Dove sono i miei campanelli? chi è che ha disubbidito alla mamma?

La bambina allora si mise paura e iniziò a scappare, per nascondersi, ma ovunque 
andasse sembrava che il folletto si facesse più vicino. Allora scappò nel fienile e si 
nascose tra la paglia.

- Dove sono i mie cam… Ahi!
La bambina sbrirciò da sotto alla paglia e vide che il folletto si era fatto male 
inciampando nel forcone che il nonno usava per dare da mangiare ai cavalli. 

Allora le dispiacque per il piccolo folletto e gli si fece vicino porgendogli il suo 
fazzoletto per fasciarsi la gamba che si era ferito. - Ma tu non hai paura di me? - chiese il folletto - non hai paura che ti rubi le trecce?
La bambina allora si ricordò di quello che le aveva detto la nonna e rimase immobile 
impaurita.

Il folletto allora prese il fazzoletto, se lo passò sulla ferita e questa immediatamente 
sparì, poi guardò la bambina che era ancora senza parole, strizzò un occhio e il 
vestito sporco della bimba tornò pulito.- Oh! - esclamò la bambina.
folletti 22
Poi il folletto si tolse il cappello, vi infilò una mano dentro e tirò fuori una piccola 
bacchetta tutta storta: - Però i miei campanelli me li riprendo.

Ma in quel momento si sentirono le voci della nonna e della mamma che chiamavano 
la bambina. Il folletto allora, un po’ preoccupato, si guardò intorno: - Ahi, devo 
andare prima che mi vedano… Poi agitò la bacchetta e disse: - Uhm… sei carina con queste trecce, ci vuole 
qualcosa di meglio per queste trecce.

E mentre lo diceva la nonna arrivò nel fienile: - Eccoti, sei qui allora.
La bambina si girò: - Nonna! guarda un folletto! - Ma quando lo indicò alla nonna il 
folletto era sparito.
- Ma i folletti non esistono - disse la nonna sorridendo.
- Io l’ho visto, era nel fienile, si è preso i campanelli - protestò la bambina.- Andiamo dai, che la torta è pronta per la merenda.
- Evviva!
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E non appena lo disse centinaia di farfalle colorate iniziarono ad uscire dai fermagli 
che le aveva lasciato il folletto.

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...Fonti.farfalle (138)


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folletti 5


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